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lunedì 25 luglio 2016

Diet industry: la seduzione del dimagrimento facile e veloce!

E' estate e siamo alle prese con la prova costume...un pò tutti iniziamo a pensare che dovremmo rimetterci in forma! 

Ed è proprio in questo momento che i messaggi della diet industry ci arrivano con più forza attraverso i media! A tutti inizia a venire l’idea “ma se provassi, vediamo come va”. I messaggi che arrivano sono invitanti, seducenti infondono speranze e aspettative di cambiamenti facili, veloci e migliorano tutto ma proprio tutto nella nostra vita.

La diet industry  propone una serie di aspettative e di messaggi stereotipati come questi:


martedì 14 giugno 2016

Fame EMOTIVA: 5 modi per riconoscerla!

Il cibo è fonte di gratificazione e di piacere e  per questo spesso viene utilizzato come strategie di gestione delle emozioni. Anche chi non ha problemi di peso, infatti, raramente mangia soltanto per nutrirsi, ma vi sono persone che utilizzano costantemente il cibo come strumento per far fronte alle emozioni quotidiane. 

mercoledì 1 giugno 2016

Celiachia: Bevande

Le bevande più comunemente utilizzate come i succhi di frutta, le bibite gassate (aranciata, cola, ecc.), il caffé, il vino, lo spumante e i distillati possono essere tranquillamente consumate dalla persona celiaca in quanto non contenenti glutine. È comunque indispensabile fare attenzione alle bevande che contengono ingredienti come estratti di piante e frutti, additivi vari, erbe aromatiche, aromi (es. succhi di frutta addizionati di vitamine, frappé già pronti, sciroppi per bibite e granite ecc.) e alle bevande alcoliche che contengono altri ingredienti oltre l’alcol. Si ricorda che le bevande derivate dalla fermentazione del malto e dell’orzo, ad esempio come la birra (fatta eccezione per quella senza glutine), sono proibite al celiaco.


PERMESSI

A RISCHIO

VIETATI



Nettari e succhi di frutta
(permessi anche quelli contenenti acido ascorbico E300 e acido citrico E330)


Nettari e succhi di frutta addizionati di vitamine o altre sostanze (additivi, aromi, conservanti, coloranti, ecc.)
Bevande a base di frutta
Frappé (miscele già pronte) Bevande a base di latte di soia, di riso, di mandorle





Bevande gassate e frizzanti (aranciata, cola, ecc)


Bevande light
Sciroppi per bibite e granite
Effervescenti per bevande



Vino, spumante
Distillati (cognac, grappa, rhum, tequila, whisky, gin, vodka)


Distillati e bevande alcoliche addizionate con aromi o altre sostanze
Birra da cereali consentiti e alcune tipologie di birra da malto d’orzo e/o frumento



Birre da malto d’orzo e/o frumento


Caffé, caffé decaffeinato, caffé in cialde
Bustina, filtro di: caffé decaffeinato, caffé, camomilla, thè, thè deteinato, tisane


Caffé solubili

Cialde per bevande calde e preparati per bevande al cacao, cappuccino,

thè, camomilla, tisane (liquidi e preparati in polvere)


Bevande e caffé solubile o surrogati del caffé contenenti orzo, malto, segale (orzo solubile e prodotti analoghi)

mercoledì 25 maggio 2016

Celiachia: Alimenti ricchi in grassi e zuccheri

Compaiono all’apice della piramide per la ridotta frequenza con cui devono essere consumati e comprendono carni grasse e salumi, prodotti salati, alimenti fritti (es. patatine fritte), alimenti del fast food, grassi animali da condimento (burro, lardo, strutto, panna), olio di cocco e olio di palma, bevande zuccherate.
Sono alimenti con elevato contenuto calorico, ricchi in grassi saturi, colesterolo, zuccheri semplici e sale. Poiché negli alimenti di questo gruppo è comunemente presente una "combinazione" di ingredienti, è opportuno che la persona celiaca verifichi l'assenza di glutine. 

Inoltre in etichetta è possibile trovare indicazioni importanti per la salute, come ad esempio il contenuto di grassi saturi o la presenza di "oli idrogenati". Questi ultimi sono particolarmente dannosi in quanto favoriscono l'aumento dei livelli di colesterolo cattivo (LDL) e sono spesso presenti in concentrazioni elevate per rendere più gradito l'alimento e aumentare la conservazione (es. snack e merendine confezionate).


PERMESSI

A RISCHIO

VIETATI


Oli vegetali
Burro, lardo, strutto


Burro light, margarina, margarina light






Salse (maionese, senape, ketchup), paté


Besciamelle già pronte


Miele, zucchero (bianco e di canna) maltodestrine, sciroppo di glucosio, destrosio, zucchero in granella non aromatizzato e/o colorato


Marmellate, confetture, mostarde, dolcificanti, zucchero a velo, aromatizzato






Cacao in polvere, cioccolato, creme spalmabili (es. crema alla nocciola)


Cioccolato con cereali



Gelati confezionati e artigianali,
preparati per dolci, biscotti e torte, decorazioni per dolci (es. praline), torrone, croccante, marzapane


Torte, biscotti e dolci preparati con farine vietate e/o ingredienti non idonei



Caramelle, canditi, gelatine, confetti, chewing gum


lunedì 16 maggio 2016

Celiachia: Latte e derivati

In questo gruppo di alimenti vi sono diversi prodotti “a rischio” dei quali la persona celiaca deve verificare l’idoneità all’uso (es. yogurt alla frutta “al gusto di…”, panne vegetali, formaggi fusi e light).

lunedì 9 maggio 2016

Celiachia: Carne, pesce, uova e legumi

Via libera al consumo degli alimenti appartenenti a questo gruppo perché non contenenti glutine, ma attenzione ai prodotti “a rischio” (es. salumi, uova in polvere, brik di uova liquide pastorizzate aromatizzate, piatti pronti di pesce).

Gli alimenti di questo gruppo sono fonte di proteine di alta qualità nutrizionale, di ferro altamente biodisponibile e quindi facilmente utilizzabile, iodio e zinco, vitamine del complesso B (in particolare vitamina B12).

lunedì 2 maggio 2016

Celiachia: Oli vegetali e frutta secca oleosa

Via libera al consumo di oli vegetali e frutta secca oleosa perché non contenenti glutine! 


Questi sono fonte di acidi grassi insaturi e acidi grassi essenziali con importanti funzioni strutturali e metaboliche per il nostro corpo. 


venerdì 29 aprile 2016

Celiachia: Cereali, pseudocereali, farine consentite e patate

Gli alimenti amidacei sono quelli a cui la persona celiaca deve porre maggior attenzione ma non deve escluderli dall’alimentazione quotidiana in quanto sono un’importante fonte energetica per il nostro corpo, grazie al loro contenuto in amido (zuccheri complessi).
Forniscono inoltre fibra, vitamine del gruppo B, sali minerali (ferro e zinco) e proteine di basso valore biologico. Queste ultime se unite alle proteine vegetali dei legumi (es. pasta e ceci) danno origine ad una miscela proteica, maggiormente ricca in aminoacidi essenziali, di valore biologico paragonabile a quello delle proteine animali. 


martedì 26 aprile 2016

Celiachia: Frutta e Verdura

Via libera al consumo di tutte le tipologie di frutta e verdura fresca! 


Frutta e verdura sono una fonte importante di fibre, sostanze antiossidanti, vitamine, sali minerali, acqua. Questi alimenti svolgono una preziosa funzione protettiva nei confronti delle patologie cronico-degenerative (obesità, aterosclerosi, diabete di tipo 2, ecc.) grazie all’ azione congiunta e sinergica dei loro molteplici costituenti. 

lunedì 18 aprile 2016

Celiachia: la piramide dell'alimentazione mediterranea senza glutine

L’alimentazione senza glutine non deve essere intesa come limitativa o legata al concetto di rinuncia, dal momento che la persona celiaca può comunque largamente seguire il tradizionale modello alimentare mediterraneo.

lunedì 11 aprile 2016

Celiachia: impariamo a conoscerla

.. Prima di parlare, nei prossimi post, di celiachia da un punto di vista strettamente nutrizionale ecco alcuni cenni in merito a definizione, diagnosi e sintomi..

 La celiachia è conosciuta da moltissimo tempo, probabilmente già dall’epoca dell’antica Grecia, ma solo a metà del ventesimo secolo fu chiarito che era l’introduzione di glutine a determinare i sintomi e solo dopo il 1980 è stato possibile approfondire vari aspetti della malattia grazie a numerosi studi compiuti in tutto il mondo.

La celiachia era considerata in passato una malattia relativamente rara, che colpiva i bambini con chiare manifestazioni intestinali legate al malassorbimento (diarrea cronica, rallentamento della crescita, malnutrizione).

La biopsia intestinale era l’unico mezzo a disposizione per la diagnosi.

Nell’ arco degli ultimi 10 anni lo sviluppo di tecniche diagnostiche semplici, poco costose e soprattutto poco invasive ha permesso di confermare la reale frequenza di malattia, ovunque nel mondo, che risulta molto più elevata di quanto non si pensasse e con sintomi anche diversi da quelli ritenuti tipici e più frequenti.

Attualmente sappiamo che la prevalenza della celiachia è di 1 persona su 100 e soprattutto che non tutti i soggetti celiaci sono riconosciuti a causa della variabilità clinica della malattia.

In Italia ad oggi si ritiene che i soggetti celiaci siano circa 600.000, ma solamente 170.000 sono stati diagnosticati. (dati del Ministero della Salute 2014).

lunedì 4 aprile 2016

Celiachia: Vivere sereni senza glutine!


La diagnosi di celiachia arriva per molte persone dopo una serie di ipotesi errate, in modo improvviso ed è spesso accompagnata sia da una sensazione piacevole (“finalmente scopro cosa mi succede e so cosa posso fare per stare meglio”) ma anche da un forte senso di disorientamento. 

Ci si trova improvvisamente a dover cambiare in modo non negoziabile ma imposto dalle circostanze le proprie abitudini di vita. Cambiare la propria alimentazione significa infatti modificare non solo il modo in cui ci nutriamo ma alcuni aspetti ad esso legati. 

martedì 9 febbraio 2016

Prevenire il cancro: le raccomandazioni WCRF 2007 (seconda parte)

Il documento  WCRF-2007 prende in considerazione tre diversi livelli di esposizione al rischio di cancro, ossia ha stabilito tre livelli di evidenza con cui un alimento può contribuire a prevenire o causare un determinato tipo di tumore. 

Il livello di evidenza più incisivo è il convincing (convincente), segue poi il probable (probabile) e il limited-suggestive(limitato). Vi sono poi classificazioni in base alla categoria di alimenti (cereali, alimenti contenenti vitamina C, bevande zuccherate, carne conservata…) o in base al tipo di cancro (esofago, polmone, seno…), con relativi riferimenti che si incrociano.

lunedì 25 gennaio 2016

Prevenire il cancro: le raccomandazioni WCRF 2007 (prima parte)

In Europa e negli Stati Uniti le cause di morte più diffuse sono i problemi cardiovascolari (40%) e i tumori (30%): l’ American Institute for Cancer Research ha stimato che con una corretta alimentazione sarebbe in grado di prevenire dal 30 al 50% di queste morti, in particolare per alcuni tipi di cancro.

lunedì 18 gennaio 2016

La salute vien mangiando: a tavola con la dieta mediterranea

Ce la invidiano in tutto il mondo e nel 2010 è stata iscritta dall’Unesco nel patrimonio culturale dell’umanità. 



I primi a scoprire le potenzialità della dieta mediterranea sono stati due medici americani, alla fine della seconda guerra mondiale, il fisiologo Ancel Keys e il cardiologo Paul D. White. Notarono che negli ospedali napoletani l’incidenza degli infartuati era inferiore rispetto a quella rilevata negli stessi di Boston. Lo stesso succedeva tra gli immigrati trasferiti negli Usa dal sud Italia. Da allora la Dieta Mediterranea è diventata un baluardo della prevenzione.

martedì 12 gennaio 2016

La salute vien mangiando: stile di vita e tumori

Tutti gli studi scientifici (compresi i risultati di EPIC-Italia, branca italiana del grande studio epidemiologico EPIC che ha seguito le abitudini alimentari di 500mila europei di dieci paesi, dagli anni Novanta ad oggi) confermano che una corretta alimentazione è un fattore protettivo per la salute e che, al contrario, cattive abitudini alimentari incidono negativamente sul rischio di contrarre malattie cardiovascolari e tumori.


E’ importante però precisare, che tutte le volte che si parla di fattore di rischio si rimane sempre nel campo della probabilità. Spesso invece questa differenza non viene spiegata con la giusta chiarezza dando origine ad inutili allarmismi. 

venerdì 8 gennaio 2016

La salute vien mangiando: cibo solo come prevenzione o anche come cura?

L’alimentazione gioca un ruolo cruciale sia nell’insorgenza di molte malattie sia nella loro guarigione. L’ultimo congresso degli epidemiologi italiani ha fatto il punto sull’argomento. Ecco in sintesi i consigli alla luce dei più recenti studi scientifici: