Prevenire il cancro: le raccomandazioni WCRF 2007 (seconda parte)
Il documento WCRF-2007 prende
in considerazione tre diversi livelli di esposizione al rischio di cancro, ossia
ha stabilito tre livelli di evidenza con cui un alimento può contribuire a
prevenire o causare un determinato tipo di tumore.
Il livello di evidenza più
incisivo è il convincing (convincente), segue poi il probable (probabile)
e il limited-suggestive(limitato). Vi sono poi classificazioni in
base alla categoria di alimenti (cereali, alimenti contenenti vitamina C,
bevande zuccherate, carne conservata…) o in base al tipo di cancro (esofago,
polmone, seno…), con relativi riferimenti che si incrociano.
Analizzando i fattori più convincenti nella
prevenzione dei tumori in generale -quindi senza distinguere la sede del
tumore- è stato poi redatto un decalogo di consigli per la popolazione, di
seguito riportata:
1) Mantenersi snelli per
tutta la vita. Il peso giusto è quello in cui ci sentiamo bene col nostro
corpo, in salute, e che ci permette di muoverci con leggerezza e di
sentirci agili. Occorre tenere conto oltre che del peso anche della
circonferenza vita, uno dei dati maggiormente predittivi del rischio di tumore.
2)
Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni.
In pratica è sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz’ora al giorno;man
mano che ci si sentirà più in forma, però, sarà utile prolungare l’esercizio
fisico fino ad un’ora o praticare uno sport o un lavoro più impegnativo. L’uso
dell’auto per gli spostamenti e il tempo passato a guardare la televisione sono
i principali fattori che favoriscono la sedentarietà nelle popolazioni urbane.
3) Limitare il consumo di alimenti ad
alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate. Sono
generalmente ad alta densità calorica i cibi industrialmente raffinati,
precotti e preconfezionati, che contengono elevate quantità di zucchero e
grassi, quali i cibi comunemente serviti nei fast food. Si noti la differenza
fra “limitare” ed “evitare”. Se occasionalmente si può mangiare un cibo molto
grasso o zuccherato, ma mai quotidianamente, l’uso di bevande gassate e
zuccherate è invece da evitare, anche perché forniscono abbondanti calorie
senza aumentare il senso di sazietà.
4)
Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale.
Cereali non raffinati e legumi in
ogni pasto e un’ampia
varietà di verdure non amidacee e di frutta. Sommando verdure e frutta sono
raccomandate almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600g); si noti fra le
verdure non devono essere contate le patate.
5)
Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate.
Le carni rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine, compreso il vitello.
Non sono raccomandate, ma per chi è abituato a mangiarne si raccomanda di non
superare i 500 grammi alla settimana. Si noti la differenza fra il termine di
“limitare” (per le carni rosse) e di “evitare” (per le carni conservate,
comprendenti ogni forma di carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel), per
le quali non si può dire che vi sia un limite al di sotto del quale
probabilmente non vi sia rischio.
6)
Limitare il consumo di bevande alcoliche. Non sono raccomandate, ma per chi
ne consuma si raccomanda di limitarsi ad una quantità pari ad un bicchiere di vino
(da 120 ml) al giorno per gli uomini e mezzo per le donne ,durante i pasti. Evitare
i superalcolici.
7)
Limitare il consumo di sale e di cibi conservati
sotto sale. Limitare il consumo di prodotti salati, affumicati e
preconfezionati. Evitare i cibi contaminati da muffe (in particolare cereali e legumi);
assicurarsi quindi del buon stato di conservazione dei cereali e dei legumi che
si acquistano, ed evitare di conservarli in ambienti caldi ed umidi.
8)
Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso
il cibo. Di qui l’importanza della varietà. L’assunzione di supplementi
alimentari (vitamine o minerali) per la prevenzione del cancro è invece
sconsigliata.
RACCOMANDAZIONI SPECIALI 9)
Allattamento al seno. Si raccomanda
alle madri di allattare al seno per almeno i primi sei mesi di vita del
neonato, e di proseguire con altri sei mesi di alimentazione complementare.
10) Nei limiti dei pochi studi disponibili
sulla prevenzione delle recidive, le raccomandazioni per la prevenzione
alimentare del cancro valgono anche per chi si è già ammalato.
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