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martedì 9 febbraio 2016

Prevenire il cancro: le raccomandazioni WCRF 2007 (seconda parte)

Il documento  WCRF-2007 prende in considerazione tre diversi livelli di esposizione al rischio di cancro, ossia ha stabilito tre livelli di evidenza con cui un alimento può contribuire a prevenire o causare un determinato tipo di tumore. 

Il livello di evidenza più incisivo è il convincing (convincente), segue poi il probable (probabile) e il limited-suggestive(limitato). Vi sono poi classificazioni in base alla categoria di alimenti (cereali, alimenti contenenti vitamina C, bevande zuccherate, carne conservata…) o in base al tipo di cancro (esofago, polmone, seno…), con relativi riferimenti che si incrociano.


Analizzando i fattori più convincenti nella prevenzione dei tumori in generale -quindi senza distinguere la sede del tumore- è stato poi redatto un decalogo di consigli per la popolazione, di seguito riportata:


1) Mantenersi snelli per tutta la vita. Il peso giusto è quello in cui ci sentiamo bene col nostro corpo, in salute, e che ci permette di muoverci con leggerezza e di sentirci agili. Occorre tenere conto oltre che del peso anche della circonferenza vita, uno dei dati maggiormente predittivi del rischio di tumore.


2) Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni.
In pratica è sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz’ora al giorno;man mano che ci si sentirà più in forma, però, sarà utile prolungare l’esercizio fisico fino ad un’ora o praticare uno sport o un lavoro più impegnativo. L’uso dell’auto per gli spostamenti e il tempo passato a guardare la televisione sono i principali fattori che favoriscono la sedentarietà nelle popolazioni urbane.


3) Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate. Sono generalmente ad alta densità calorica i cibi industrialmente raffinati, precotti e preconfezionati, che contengono elevate quantità di zucchero e grassi, quali i cibi comunemente serviti nei fast food. Si noti la differenza fra “limitare” ed “evitare”. Se occasionalmente si può mangiare un cibo molto grasso o zuccherato, ma mai quotidianamente, l’uso di bevande gassate e zuccherate è invece da evitare, anche perché forniscono abbondanti calorie senza aumentare il senso di sazietà.


4) Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale.

Cereali non raffinati e legumi in
ogni pasto e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta. Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600g); si noti fra le verdure non devono essere contate le patate.




5) Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate. Le carni rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine, compreso il vitello. Non sono raccomandate, ma per chi è abituato a mangiarne si raccomanda di non superare i 500 grammi alla settimana. Si noti la differenza fra il termine di “limitare” (per le carni rosse) e di “evitare” (per le carni conservate, comprendenti ogni forma di carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel), per le quali non si può dire che vi sia un limite al di sotto del quale probabilmente non vi sia rischio.


6) Limitare il consumo di bevande alcoliche. Non sono raccomandate, ma per chi ne consuma si raccomanda di limitarsi ad una quantità pari ad un bicchiere di vino (da 120 ml) al giorno per gli uomini e mezzo per le donne ,durante i pasti. Evitare i superalcolici.


7) Limitare il consumo di sale e di cibi conservati sotto sale. Limitare il consumo di prodotti salati, affumicati e preconfezionati. Evitare i cibi contaminati da muffe (in particolare cereali e legumi); assicurarsi quindi del buon stato di conservazione dei cereali e dei legumi che si acquistano, ed evitare di conservarli in ambienti caldi ed umidi.


8) Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo. Di qui l’importanza della varietà. L’assunzione di supplementi alimentari (vitamine o minerali) per la prevenzione del cancro è invece sconsigliata.




RACCOMANDAZIONI SPECIALI
9) Allattamento al seno.  Si raccomanda alle madri di allattare al seno per almeno i primi sei mesi di vita del neonato, e di proseguire con altri sei mesi di alimentazione complementare.


10) Nei limiti dei pochi studi disponibili sulla prevenzione delle recidive, le raccomandazioni per la prevenzione alimentare del cancro valgono anche per chi si è già ammalato.


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