“Bisogna combattere l’ obesità, non le persone obese”
(Kelly
Brownell)
Quando si parla di obesità, l’attenzione
è quasi sempre rivolta alle conseguenze fisiche date dall’eccesso di peso. Ciò
che è spesso ignorato sono gli ostacoli personali e sociali che possono
incontrare le persone con sovrappeso e obesità a causa del loro peso.
Oltre al
peso dei chili di troppo, le persone obese devono sopportare il peso dei
pregiudizi e della stigmatizzazione. Per pregiudizio si intende “un giudizio
basato su opinioni precostituite e su stati d’animo irrazionali, anziché
sull’esperienza e sulla conoscenza diretta”. Stigmatizzare, termine che deriva
dal greco, indica l’apporre un’etichetta, un marchio.
Questo è ciò che avviene,
spesso anche inconsapevolmente, nell’incontro con le persone obese:
l’interlocutore si forma nella propria mente un giudizio non basato sulla reale
conoscenza della persona che ha davanti, ma su luoghi comuni che riguardano
“l’essere obesi”. In questo senso si parla di “weight bias” (pregiudizio sul
peso).
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