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venerdì 23 gennaio 2015

Come distinguere la fame emotiva dalla fame fisica?

Chi tende a mangiare sull’onda delle emozioni riferisce spesso una forte e insopprimibile sensazione di fame che se analizzata scopriamo che quello che viene chiamato fame è piuttosto un emozione o un insieme confuso di emozioni. Per imparare a distinguere fame fisica ed emotiva è importante fare attenzione ad alcuni meccanismi legati ai due fenomeni. In primo luogo la fame emotiva è improvvisa. Un attimo prima non stiamo pensando al cibo e l’attimo dopo ci sentiamo affamati. A differenza della fame emotiva quella fisica non sale all’improvviso ma è graduale. Sentiamo ad esempio che lo stomaco brontola e dopo un po’ la sensazione di fame si fa piano piano più forte dando progressivi segnali che abbiamo bisogno di mangiare. Spesso la fame emotiva è il desiderio di un determinato alimento di cui sentiamo l’assoluto bisogno e nessun sostituto ci soddisferà allo stesso modo. La fame fisica invece è aperta a cibi diversi, si possono avere preferenze ma molto più flessibili. Quando si avverte la fame emotiva il pensiero del cibo frulla nella testa vorticosamente con la sensazione di non lasciare spazi liberi per altro. Al contrario la fame fisica inizia nello stomaco e non assorbe con così forza la nostra mente, è paziente e sa aspettare. Il senso di urgenza della fame emotiva nasce dal desiderio di ridurre immediatamente l’angoscia e soddisfare immediatamente il bisogno. La fame emotiva è accompagnata da un emozione negativa si verifica in concomitanza con situazioni di disagio mentre quella fisica è conseguente a una necessità fisiologica (sono passate 4 o 5 ore dall’ultimo pasto). Quando vi è un iperalimentazione emotiva non si smette di mangiare in relazione al senso di pienezza come avviene nella fame fisica. Dopo aver mangiato “emotivamente” in genere, dopo un momentaneo quanto breve sollievo, ci sentiamo in colpa e si hanno emozioni negative.
Iniziare a tenere presente questa distinzione ci può aiutare a bloccare il circolo vizioso dell’alimentazione emotiva aumentando la nostra consapevolezza.

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