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mercoledì 15 luglio 2015

I disturbi del comportamento alimentare: un pò di informazioni..


Abbiamo deciso di scrivere i successivi post per dare un po' di informazioni sui principali disturbi del comportamento alimentare e sul loro trattamento.

I disturbi dell’alimentazione sono uno dei problemi di salute più comuni negli adolescenti e nei giovani adulti dei Paesi occidentali.

Sono caratterizzati da una persistente alterazione della condotta alimentare e dalla presenza di comportamenti volti al controllo del peso e della forma del corpo, che possono provocare danni alla salute fisica e compromettere in misura significativa il funzionamento psicosociale.
Pur essendo primariamente dei disturbi psichiatrici, essi producono spesso complicanze fisiche, secondarie alla malnutrizione e/o ai comportamenti impropri messi in atto per ottenere il controllo sul peso e la forma del corpo. Per tali motivi, essi rappresentano una delle più frequenti cause di disabilità nei giovani e sono gravati da un rischio significativo di mortalità. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso i disturbi dell’alimentazione tra le priorità per la tutela della salute mentale nei bambini e negli adolescenti.

Sebbene le cause di questi disturbi non siano ancora completamente note e alcuni pazienti siano resistenti ai trattamenti attualmente disponibili, negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli progressi sia nella comprensione dei fattori di rischio e dei meccanismi patogenetici sia nella gestione clinico-terapeutica.

Essi comprendono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder, BED) e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati.
I disturbi dell’alimentazione colpiscono soprattutto adolescenti e giovani adulti, interessando prevalentemente il sesso femminile.
Secondo alcuni dati epidemiologici, la loro incidenza è aumentata notevolmente nel corso degli ultimi trent’ anni, mentre secondo altri studi si tratterebbe solo di un aumento apparente dovuto a una migliore conoscenza dei disturbi e al maggiore numero di diagnosi corrette.
Il dato certo è che tuttora solo una minoranza delle persone affette da tali disturbi riceve una diagnosi e un trattamento adeguati. 
Molti casi arrivano all’ osservazione del medico dopo una lunga storia di malattia, quando è più difficile ottenere una guarigione.
I disturbi dell’alimentazione richiedono competenze specifiche e multidisciplinari per la realizzazione di trattamenti che possano avere garanzia di successo. 
È indispensabile, perciò, che in questi casi professionisti di diverse discipline (es. medici, psicologi, dietiste, psichiatri) dotati di competenze specifiche, operino insieme e siano anche in grado di interagire tra loro in maniera integrata e coordinata.
Tra le psicoterapie le linee guida internazionali indicano la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) come la forma di terapia più adatta, poiché affronta i principali comportamenti (sottopeso, restrizione alimentare, episodi bulimici, esercizio fisico eccessivo, controllo del corpo) e processi cognitivi (eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo) che caratterizzano i disturbi dell’alimentazione.

Riferimenti bibliografici utili per ulteriori informazioni:

"Appropriatezza clinica, strutturale e operativa nella prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi dell’alimentazione" www.quadernidellasalute.it


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