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venerdì 24 luglio 2015

Anoressia Nervosa: un pò di informazioni..

L’anoressia nervosa si caratterizza per una consistente perdita di peso corporeo, un intensa paura di ingrassare anche se si è sottopeso e disturbi dell' immagine corporea.

L’esordio dell’anoressia nervosa è spesso graduale e insidioso, con una progressiva riduzione dell’introito alimentare. 
Si parla di due tipi di sottotipi di anoressia: quella di tipo restrittivo che usa solo il controllo del cibo e l’iperattività e quella di tipo bulimico che accanto al dimagrimento e alla restrizione presenta perdite di controllo (abbuffata) e conseguente utilizzo di sistemi per eliminare il cibo assunto. 



Nel periodo iniziale si osserva una fase di benessere soggettivo, dovuto alla perdita di peso, al miglioramento della propria immagine e anche al sentimento di onnipotenza prodotto dalla capacità di controllare la fame, mentre la consapevolezza del problema è scarsa e manca una richiesta di aiuto (cosiddetta “fase della luna di miele” con il disturbo). 
In seguito, le preoccupazioni riguardo alla forma del corpo e al peso diventano marcate e la paura di ingrassare non diminuisce con la perdita di peso. Sono comuni il ricorso a un esercizio fisico eccessivo, la misurazione frequente del peso e il confronto continuo con lo specchio, con la taglia dei vestiti, con la bilancia e con il corpo delle altre persone. 
Il pensiero del cibo è persistente e ossessivo; molte pazienti collezionano ricette, contano le calorie, impiegano ore a mangiare e si preoccupano dell’alimentazione dei familiari. Comuni sono anche alcuni rituali alimentari, come tagliare il cibo in piccoli pezzetti e mangiare lentamente. 
Il nucleo psicopatologico è costituito da un disturbo dell’immagine corporea, responsabile di una profonda alterazione del modo con cui il soggetto vive il rapporto con il proprio corpo e con il cibo, tale da compromettere l’elementare istinto di sopravvivenza che accomuna tutti gli esseri umani.


La persona valuta se stessa in modo predominante o esclusivo sulla base del peso e della forma del corpo, spesso sovrastima le dimensioni del proprio corpo, nega le conseguenze della perdita di peso e adotta comportamenti disfunzionali di controllo del peso e del corpo (body checking), come misurare frequentemente il peso, guardare ripetutamente allo specchio specifiche parti del corpo, misurare le varie circonferenze del corpo, prendere in mano le pieghe del grasso, confrontare la forma del corpo con quella di altre persone.

La cura dell’anoressia nervosa andrebbe condotta idealmente a livello ambulatoriale, ma questa condizione non sempre è possibile ed è indicata solo per le pazienti che presentano una perdita di peso non allarmante (inferiore al 25%), assenza di complicazioni mediche, motivazione al cambiamento, presenza di un ambiente familiare favorevole. 

Il trattamento dell’anoressia dovrebbe essere effettuata da una équipe multidisciplinare, composta da medici (con competenze internistiche e psichiatriche), psicologi-psicoterapeuti, dietisti.

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