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giovedì 18 giugno 2015

Quello che la Diet Industry non dice: i rischi legati alla salute delle diete iperproteiche ed ipoglucidiche

La maggior parte delle diete proposte dalla Diet Industry sono costantemente povere o prive di carboidrati (ipoglucidiche) ed iperproteiche; pertanto assolutamente squilibrate dal punto di vista nutrizionale ( spesso carenti nel coprire i fabbisogni nutrizionali di uomo e donna nelle differenti fasce di età).
I rischi per la salute specificamente associati all'uso di diete iperproteiche e ipoglucidiche includono:
  • Decremento di peso iniziale rapido dovuto a disidratazione severa e a perdita significativa di massa magra (principalmente muscolo)
  • Abbassamento eccessivo del metabolismo a riposo
  • Colelitiasi, danni renali, deplezione di calcio, aumento colesterolemia e trigliceridemia (aumento del rischio cardiovascolare)
  • Depressione del tono dell'umore
  • Scarso mantenimento del peso perduto a lungo termine. Attenzione poiché il peso recuperato non è di quello perso (massa magra e massa muscolare) bensì massa grassa!


Nonostante tutti i rischi di salute sopraelencati perché le persone sovrappeso od obese continuano ad usare trattamenti fraudolenti e dannosi? 


Se si considerano gli obiettivi di perdita di peso, la maggior parte delle persone sovrappeso od obese desidera perdere dal 20 al 30% del loro peso corporeo iniziale nel minor tempo possibile.Pertanto mentre programmi professionali, che propongono un trattamento dell’obesità a lungo termine con il fine di perdere e mantenere il 10% del peso corporeo in un periodo di tempo non inferiore ai sei mesi, non attraggono la maggior parte dei soggetti obesi, la Diet Industry, in modo fraudolento, promette cali di peso imponenti del 20-30% e di migliorare l’aspetto fisico e la fiducia in se stessi, fornendo alla persona sovrappeso od obesa il programma che può soddisfare tutti i suoi obiettivi. 

Riferimenti Bibliografici:  

Clinical Guidelines on the Identification, Evaluation and Treatment of Overweight and Obesity in Adults: The Evidence Report, 1998.

Cooper, Z., & Fairburn, C.G. (in press). A new cognitive behavioral approach to the treatment of obesity. Behavior Research and Therapy.

Dalle Grave R. (2001). Terapia cognitivo comportamentale dell’obesità.

Ligio’ 99 (1999). Linee Guida Italiane Obesità. 

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