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venerdì 8 gennaio 2016

La salute vien mangiando: cibo solo come prevenzione o anche come cura?

L’alimentazione gioca un ruolo cruciale sia nell’insorgenza di molte malattie sia nella loro guarigione. L’ultimo congresso degli epidemiologi italiani ha fatto il punto sull’argomento. Ecco in sintesi i consigli alla luce dei più recenti studi scientifici:

  • Mangiare meglio, ma anche meno: i vantaggi della restrizione calorica (se necessaria)
  • Abbattere del 50-70% i consumi di carne: ma no all'eliminazione totale
  • Consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno                                                
Ben più di due millenni di anni fa Ippocrate aveva detto “il cibo sia la tua medicina e la tua medicina il cibo”, intendendo cioè che esiste un cibo per prevenire e un cibo per curare. 

Ad oggi la scienza ha ampiamente confermato che l’alimentazione è in grado di svolgere un ruolo importante non solo nella prevenzione, o al contrario nella comparsa, ma anche quando la malattia si è già manifestata, facilitandone la guarigione o al contrario aggravandone il decorso. Un esempio? E’ ormai noto che le cellule tumorali divorano molto più glucosio (zucchero semplice) rispetto alle cellule normali, pertanto per il malato di tumore assumere cibi che fanno aumentare la glicemia quali zuccheri semplici, carboidrati raffinati e grassi saturi significa regalare carburante alla malattia, cosa che può portare ad un peggioramento della prognosi.

Stefania Salmaso, direttrice del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’istituto superiore di sanità (Iss) spiega: «Peccato che, diversamente da quello accade con le malattie cardiovascolari, per le quali i medici e sanitari qualificati dispensano puntualmente consigli nutrizionali ai pazienti, solo raramente si trovano oncologi che facciano altrettanto, a meno che non si tratti di un tumore dell’apparato digerente. E’ necessario un nuovo approccio che sia al passo con le evidenze scientifiche. E vanno anche incoraggiati gli studi in questo settore» 

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