A cura della Dr.ssa Benedetta Paoletti dietista e della Dr.ssa Beatrice Patrone psicologa psicoterapeuta
venerdì 29 aprile 2016
Celiachia: Cereali, pseudocereali, farine consentite e patate
Gli alimenti amidacei sono quelli a cui la persona celiaca deve porre maggior attenzione ma non deve escluderli dall’alimentazione quotidiana in quanto sono un’importante fonte energetica per il nostro corpo, grazie al loro contenuto in amido (zuccheri complessi).
martedì 26 aprile 2016
Celiachia: Frutta e Verdura
Via libera al consumo di tutte le tipologie di frutta e verdura fresca!
Frutta e verdura sono una fonte importante di fibre, sostanze antiossidanti, vitamine, sali minerali, acqua. Questi alimenti svolgono una preziosa funzione protettiva nei confronti delle patologie cronico-degenerative (obesità, aterosclerosi, diabete di tipo 2, ecc.) grazie all’ azione congiunta e sinergica dei loro molteplici costituenti.
lunedì 18 aprile 2016
Celiachia: la piramide dell'alimentazione mediterranea senza glutine
L’alimentazione senza glutine non deve essere intesa come limitativa o legata al concetto di rinuncia, dal momento che la persona celiaca può comunque largamente seguire il tradizionale modello alimentare mediterraneo.
lunedì 11 aprile 2016
Celiachia: impariamo a conoscerla
.. Prima di parlare, nei prossimi post, di celiachia da un punto di vista strettamente nutrizionale ecco alcuni cenni in merito a definizione, diagnosi e sintomi..
La celiachia è conosciuta da moltissimo tempo, probabilmente già dall’epoca dell’antica Grecia, ma solo a metà del ventesimo secolo fu chiarito che era l’introduzione di glutine a determinare i sintomi e solo dopo il 1980 è stato possibile approfondire vari aspetti della malattia grazie a numerosi studi compiuti in tutto il mondo.
La celiachia era considerata in passato una malattia relativamente rara, che colpiva i bambini con chiare manifestazioni intestinali legate al malassorbimento (diarrea cronica, rallentamento della crescita, malnutrizione).
La biopsia intestinale era l’unico mezzo a disposizione per la diagnosi.
Nell’ arco degli ultimi 10 anni lo sviluppo di tecniche diagnostiche semplici, poco costose e soprattutto poco invasive ha permesso di confermare la reale frequenza di malattia, ovunque nel mondo, che risulta molto più elevata di quanto non si pensasse e con sintomi anche diversi da quelli ritenuti tipici e più frequenti.
Attualmente sappiamo che la prevalenza della celiachia è di 1 persona su 100 e soprattutto che non tutti i soggetti celiaci sono riconosciuti a causa della variabilità clinica della malattia.
In Italia ad oggi si ritiene che i soggetti celiaci siano circa 600.000, ma solamente 170.000 sono stati diagnosticati. (dati del Ministero della Salute 2014).
lunedì 4 aprile 2016
Celiachia: Vivere sereni senza glutine!
La diagnosi di celiachia arriva per molte persone dopo una
serie di ipotesi errate, in modo improvviso ed è spesso accompagnata sia da una
sensazione piacevole (“finalmente scopro cosa mi succede e so cosa posso fare
per stare meglio”) ma anche da un forte senso di disorientamento.
Ci si trova
improvvisamente a dover cambiare in modo non negoziabile ma imposto dalle
circostanze le proprie abitudini di vita. Cambiare la propria alimentazione
significa infatti modificare non solo il modo in cui ci nutriamo ma alcuni
aspetti ad esso legati.
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