E' per rispondere alle domande del precedente post:
·
Quanto
a lungo è possibile mantenere un regime alimentare di tipo privativo, ripetitivo, povero di
gusto e senza soddisfazione?
·
Come
si può pretendere che questo sistema funzioni nel tempo, e pretendere da
noi stessi di mantenerlo?
Che occorre chiarire il reale significato del termine Dieta, in quanto troppo spesso è associato ad un regime di privazione per
perdere peso: un sinonimo di dimagrimento e calo ponderale.
In realtà Dieta deriva dal
greco dìaita (ossia regime, stile,
tenore di vita) e possiede un significato più complesso che racchiude in sé la
qualità, la quantità, il modo, l'organizzazione e la gestione della propria
alimentazione.
Dieta significa stile alimentare e si correla direttamente allo stile di
vita.
Ne conviene pertanto che non è possibile mantenere un regime alimentare di tipo
restrittivo e privativo a lungo termine, in quanto le abitudini alimentari, e
più in generale lo stile di vita, non vengono modificate ma solo
"sospese" per il tempo necessario alla "dieta del momento"
di dare i risultati sperati.
Inoltre le diete restrittive ed eccessivamente
ipocaloriche possono risultare dannose per l'organismo stesso. Queste diete,
infatti, promettono dei risultati di
calo ponderale che molto difficilmente sarà possibile mantenere: non solo si
può andare incontro ad uno stato di malnutrizione, causato dalla mancata
copertura dei fabbisogni nutrizionali con conseguenti carenze nutrizionali, ma non si può parlare nemmeno di reale dimagrimento, in quanto nella quasi totalità dei casi il peso perduto è principalmente di massa
muscolare e NON di massa grassa!
Il cambiamento delle abitudini alimentari, e più in generale dello stile di vita,
va perseguito in modo graduale e per piccoli passi.
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