L’espressione “industria della
dieta” fa riferimento alla produzione di strumenti, strategie, programmi e
qualsiasi altro mezzo che possa essere utilizzato per perdere peso,
indipendentemente dal rapporto costi-benefici.
Tali opzioni vengono spesso
promosse attraverso messaggi stereotipati e ingannevoli, i quali danno
l’impressione che sia possibile raggiungere il massimo risultato con il minimo
sforzo.
Promettono infatti obiettivi e tempi irrealistici di perdita di peso
(20-30%).
Inoltre creano e perpetua paure, pregiudizi e stereotipi, descrivono
le persone obese come non attraenti, asessuali, deboli, pigre, golose e malate
e considerano la perdita di peso e la magrezza mezzi per raggiungere virtù,
salute e successo e il fallimento della dieta come un segno di scarsa forza di
volontà, di determinazione e di mancanza di valore morale.
I programmi per la
perdita di peso, infatti, sono propagandati facendo riferimento a strumenti
diagnostici sofisticati o a sostanze miracolose o ad apparecchi di vario genere
che implicano quasi esclusivamente movimenti passivi.
L’industria della dieta è
fortemente implicata nello sviluppo del disprezzo sociale nei confronti delle
persone affette da obesità e, indirettamente, nel favorire lo sviluppo dei
disturbi dell’alimentazione, perché enfatizza, attraverso slogan pubblicitari,
l’idea che le persone che hanno un peso in eccesso sono non attraenti, deboli,
pigre, golose e malate, e che solo con la perdita di peso potranno essere felici
e risolvere i loro problemi. Sebbene entrambi questi messaggi siano erronei,
moltissime persone ogni anno cercano di perdere peso seguendo i programmi
promossi dall’ industria della dieta.
In alcuni casi, sono utilizzati sistemi di
vendita “piramidali”, in cui il produttore si serve di una catena di liberi
venditori (porta a porta), promettendo cospicui guadagni. Possibili ragioni per
fare attenzione ai prodotti della “Diet Industry” sono i danni alla salute che
possono provocare, la perdita di denaro, l’aumento di costi emotivi per
l’inevitabile recupero del peso perduto, e l’ ulteriore aumento di peso per
rinuncia ad accettare qualsiasi trattamento.
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